Il primo reato spaziale della storia potrebbe essere l’hackeraggio informatico e bancario (presubilmente) commesso a bordo della stazione internazionale (Iss) dall’astronauta pluridecorata statunitense Anne McClain (in foto).
La donna avrebbe violato (il condizionale è d’obbligo), utilizzando i computer in orbita, il conto corrente della propria ex moglie, Summer Worden, una ex 007 residente in Kansas.
Ora il caso apre una questione giuridica non indifferente: a chi appartiene la giurisdizione in caso di un reato compiuto nello spazio?